Un blog per raccogliere immagini di Milano, immagini di una città che lavora freneticamente e che alla stessa maniera si diverte, una città fatta di stranieri e stranezze, una metropoli che sta cambiando, a volte in meglio e a volte in peggio. Tutto questo raccontato con immagini quotidiane, istanti rubati grazie ad un cellulare o ad una fotocamera.
Stranezze che rendono Milano una città unica.

giovedì 12 maggio 2011

Bicocca...

Quartiere di Milano ai confini con Sesto San Giovanni. Forse non ce la ricordiamo più, ci siamo abituati a vederla pulita, moderna e attiva.


Invece è stata per un secolo e più zona di grandi fabbriche, di smog, di malavita. tanti non ci saranno nemmeno mai passati...ci pensa Milanoclick a farvela vedere nel suo antico splendore!




Cenni storici

Un tempo la località della Bicocca, alle porte di Milano, comprendeva una dimora di campagna della nobile famiglia Arcimboldi, costruita intorno al 1450 e tuttora esistente. È alla presenza di questa dimora patrizia che si deve, probabilmente, il nome della località (il termine bicocca indica propriamente una "roccaforte o castello di modeste proporzioni posto in un luogo elevato").
La località fu resa celebre da una sanguinosa battaglia svoltasi nei suoi pressi nel 1522 tra gli Spagnoli di Carlo V e i Francesi di Francesco I.
Col tempo, e con la progressiva espansione edilizia di Milano, le campagne a nord della città sono state un po' alla volta integrate nel tessuto urbano, venendo ad ospitare per lo più una serie di stabilimenti industriali, che hanno per lungo tempo caratterizzato il territorio compreso tra il comune di Milano e quelli di Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo e Monza. Bicocca fu comune autonomo fino al 1841, quando divenne frazione dell'allora comune di Niguarda, a sua volta annesso a Milano nel 1923.
La villa, dagli Arcimboldi era poi passata ad altre famiglie e col tempo aveva conosciuto un certo degrado. Venne restaurata ai primi del Novecento e a partire dal 1913 ospitò i primi esperimenti di "scuola all'aperto" per bambini di salute cagionevole promossa dall'associazione privata "Per la scuola" costituita da medici, insegnanti, privati cittadini ed enti, con un comitato di patronesse guidato dalla contessa Carla Visconti di Modrone e da Maria Pirelli.
Nel 1918 fu poi acquisita dalla Pirelli che già possedeva, nei pressi, i suoi stabilimenti.

Il passato: gli insediamenti industriali

Nella storia recente, l'area della Bicocca è stata il cuore di quell'area industriale che si era rapidamente costituita ai primi del Novecento nella zona tra il quartiere cittadino di Greco e Sesto San Giovanni, e che per molti decenni ha rappresentato il simbolo dell'industrializzazione lombarda, elemento trainante dell'economia dell'intero Paese. I primi stabilimenti ad approdare nell'area furono quelli di Pirelli, Breda, Wagons-Lits. Poco più oltre, a Sesto, nacque nello stesso periodo il "Nuovo quartiere industriale raccordato" in cui si insediano le acciaierie Falck. La scommessa per uno sviluppo industriale dell'area milanese era dunque stata lanciata. Tra borghi agricoli in aperta campagna si insediarono i nuovi, moderni, grandi stabilimenti industriali.
Particolarmente stretto fu il legame tra la Bicocca e la Pirelli, società fondata nel 1872 da Giovanni Battista Pirelli, che aveva acquistato i terreni dell'area nel 1906, installandovi in breve gran parte delle proprie produzioni di pneumatici, cavi elettrici ed altri manufatti in gomma.
Oltre che per la storia dell'industrializzazione italiana, le fabbriche della zona, e in primo luogo quelle della Bicocca, furono particolarmente significative per la storia del sindacato e delle lotte operaie in Italia. Da ricordare, tra gli altri, il duro sciopero, protrattosi per 28 giorni, nella primavera del 1943, al quale aderirono gli operai di Pirelli, Falck, Marelli, Borletti, FACE-Bovisa, Caproni e Alfa Romeo, sfidando il divieto di sciopero sancito dal Codice Rocco. Al di là delle rivendicazioni materiali (salario, mensa, condizioni di lavoro) quello sciopero assunse un grande valore politico di ribellione contro il regime fascista e le sue leggi, e che fu represso con la violenza: quaranta lavoratori della Pirelli vennero arrestati. Eppure, quel fermento non si spense con la repressione del grande sciopero, e riesplose nel 1944 con un'altra feroce lotta per i diritti dei lavoratori. Ancora una volta, il regime reagì con estrema fermezza, e migliaia di quei lavoratori, interi nuclei delle maggiori aziende, vennero deportati e uccisi nei campi di sterminio nazisti.
Molti dei lavoratori che evitarono la deportazione parteciparono, in varie forme, alla lotta di Liberazione, e impedirono che i nazisti occupanti in ritirata danneggiassero o distruggessero gli impianti.
A partire dalla fine degli anni settanta, in seguito soprattutto a riorganizzazioni dei grandi gruppi a livello internazionale, si assistette a un progressivo disimpegno dell'industria dalle aree urbane di tutta Italia, e il quartiere della Bicocca fu particolarmente attraversato dai fenomeni di deindustrializzazione e delocalizzazione.
Pirelli, per esempio, occupava negli stabilimenti di Bicocca e Segnanino di Milano quasi 20.000 persone (contro i 1300 attuali); l'indotto delle industrie della zona, poi, occupava giornalmente 200.000 lavoratori, considerando le vicine Falk, Breda e Magneti-Marelli di Sesto San Giovanni. La delocalizzazione, dunque, ebbe un impatto fortissimo sull'aspetto e sui progetti del quartiere.

Il Progetto Bicocca e l'Università

Nel quadro della riorganizzazione delle proprie attività, nel 1985 Pirelli indisse un concorso internazionale per il risanamento della propria area, che si inseriva nel dibattito, già avviato a Milano, sul recupero delle aree industriali dismesse. Vincitore del concorso e realizzatore del progetto fu lo studio "Gregotti Associati International".
Il "Progetto Bicocca", che interessa una superficie di 960.000 m2, è il più grande intervento di trasformazione urbanistica in Italia, e in Europa è secondo solo a quello di Berlino. Tra le opere costruite o in via di costruzione nell'ambito di questo progetto, enumeriamo:

giovedì 28 aprile 2011

San Babila, una volta...

Piazza San Babila, un crocevia caotico nel centro di Milano, lo è oggi come lo era una volta, ci sono però angoli che non hanno perso il loro fascino, come la Chiesa e la Colonna di San Babila, che sono poi gli elementi che danno il nome alla piazza.

Oggi è così...

Ma qualche anno fa le cose erano un po' diverse, un bel po' diverse...

quanto cambia Milano...

lunedì 4 aprile 2011

Quando si gioca il Derby?

La data è diversa ogni anno, ma da queste foto potete notare quanto diverso era il Meazza!






Senza terzo anello e senza la copertura faceva la sua porca figura lo stesso! E nell'ultma foto possiamo anche ammirare l'ippodromo!

C'era una volta...

...una Milano che ormai è sparita, fatta di luoghi che ormai fanno parte solo della memoria e che forse in pochi hanno visto.
Con queste prime foto inizia una nuova e lunga serie di immagini della Milano che non esiste più.
Ve la ricordate la Stazione Centrale?


Eccola in tutto il suo fascino!

venerdì 2 luglio 2010

Torre Eiffel a Milano? BRRRRRRRR...

...Torre Branca.
Ormai riaperta da qualche tempo, vicino alla Triennale, nel Parco Sempione.
Una piccola Torre Eiffel nel cuore verde di Milano, uno scorcio curioso e purtroppo poco conosciuto della Milano da bere.
Disegnata da Gio Ponti, la torre è considerata una vera opera d’arte, “in cui l’architettura moderna e la tecnica nuova trovano un punto di contatto”.
Esile e trasparente, vera “sfida” architettonica, viene eretta a tempo di record, in soli due mesi e mezzo nel 1933, in occasione della V mostra Triennale, insieme a sei grandi “archi isolati”, temporanei, progettati da Sironi. Milano acquista così l’esclusiva europea di una “esposizione internazionale triennale delle arti decorative e industriali moderne e della architettura moderna”.

martedì 29 giugno 2010

The Mourinho's Syndrome

La città e i tifosi interisti hanno vissuto momenti di massima esaltazione per la vittoria della Champions League, e per la leggendaria Tripletta. Anche i modi di ricordare questo momento sono stati molto differenti, guardate un po' queste due saracinesche di negozi...



Bella differenza no?

Affissioni speciali in corso Garibaldi...


Corso Garibaldi, alle porte di Brera, ricco di artisti. Non conosco l'autore e nemmeno il significato, posso solo intuirlo. L'arte, mai metterla da parte...


PS. Anche se ci troviamo nel Comune di Bla, la foto va bene per MilanoClick. :D
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